BETLEMME, 06 ottobre 2010: Tappa Palestinese per il Presidente del Comitato Internazionale Olimpico Dott. Jacques Rogge.
Il viaggio in Medio Oriente del Presidente Rogge, cominciato all’inizio di questa settimana in Giordania, si conclude con la conferenza tenutasi presso la Fondazione Giovanni Paolo II di Betlemme.
Durante il suo discorso di apertura ha affrontato alcune questioni delicate riguardanti il valore dello sport, la libertà e le sfide combattute dagli atleti per il diritto alla carriera sportiva.
Dice Rogge, ricordando che solo dal 1996 gli altleti partecipano alle Olimpiadi come rappresentanti della nazione: “Gli altleti palestinesi ci ricordando che un campione non si misura solo da quante medaglie riesce ad ottenere. Il vero campione è chi persevera nonostante le difficoltà per valorizzare se stesso e il popolo che rappresenta.”
Lo sport, è uno strumento importate per i giovani, permette loro di vivere una vita competitiva ma allo stesso tempo rispettosa e corretta, offre loro la possibilità di perseguire degli obiettivi e insegna l’importanza di costanza e impegno. Esaltando questi valori, il presidente Rogge, indica lo sport come mezzo fondamentale per la vita dei giovani e per il futuro della società Palestinese: “Lo sport è universale. Non conosce confini e parla una lingua commune a tutti. Unisce i popoli e, pur non risolvendo i problemi del mondo, ci dimostra come l’armonia sia possible.”
E a proposito di giovani, due rappresentanti della “Football Academy – Children Without Borders” – che dal 2009 si occupa dell’allenamento e dello sviluppo dei bambini in tutto il territorio della West Bank- sono intervenuti rivolgendo delle domande al presidente e consegnando una statua rappresentante i cerchi della bandiera olimpica, interamente realizzata dagli artigiani di Betlemme.
Un’ultima riflessione riguarda l’impegno da parte del Comitato Olimpico, il Movimento Olimpico, il programma di Solidarietà Olimpica e il Consiglio Olimpico Asiatico, ad un aiuto costate per tutti gli altleti Palestinesi, in difesa della libertà di partecipare ai giochi.