Il muro occidentale

MURO OCCIDENTALE E SPIANATA: due luoghi santi due fedi diverse

Il Muro Occidentale o muro del pianto e la spianata delle Moschee sorgono una sotto l’altra. C’è una ragione storica: quando gli arabi nel 638 conquistarono Gerusalemme, il Tempio degli ebrei era già stato distrutto dalle legioni romani di Tito oltre cinquecento anni prima. Da allora, la tradizione islamica ha identificato con il terrapieno fatto costruire da re Erode, il luogo da dove Maometto sarebbe partito per il viaggio notturno in cielo sul cavallo alato al Buraq.
Il Muro Occidentale è l’unica parte rimasta in piedi del secondo Tempio.
Per questo è stato per secoli il simbolo del legame tra gli ebrei e Gerusalemme, che non si è mai spezzato nemmeno durante il tempo della diaspora.


I sapienti e i saggi d’Israele hanno cercato di esprimere questo viscerale attaccamento al Tempio della Città Santa; una di queste voci dice: “Dieci porzioni di bellezza sono state accordate al mondo dal Creatore, e Gerusalemme ne ha ricevute nove. Dieci porzioni di scienza sono state accordate al mondo dal Creatore, e Gerusalemme ne ha ricevute nove. Dieci porzioni di sofferenza sono state accordate al mondo dal Creatore e Gerusalemme ne ha ricevute nove”.


L’INTRECCIO TRA QUESTI DUE LUOGHI SANTI È IL NOCCIOLO DI OGNI TRATTATIVA SUL DESTINO DI GERUSALEMME.