Accogliere la differenza, temere l’indifferenza – Un progetto di educazione giovanile
Il progetto “accogliere la differenza, temere l’indifferenza” nasce nell’estate 2009 da un gruppo di amici, costituitisi poi nell’associazione “a gonfie vele” e dal contatto con giovani della città di Gerusalemme.
Nel periodo dal 15 al 22 luglio 2010 (le date potrebbero modificarsi di un giorno avanti o indietro a seconda degli arrivi dei ragazzi), confluiranno qui nel nostro territorio giovane proveniente da varie nazioni: Palestina, Israele, Giappone, Stati Uniti, Uganda, Polonia. Il progetto nasce proprio dall’incontro con Padre Hibraim parroco latino di Gerusalemme. Ibrahim Faltas (Alessandria d’Egitto, 2 febbraio 1964) è un francescano egiziano. È divenuto parroco latino di Gerusalemme nel 2004. E’ noto per aver vissuto e partecipato alle dure vicende del conflitto tra Israeliani e Palestinesi durante l’assedio armato alla Basilica della Natività di Betlemme nel 2002. In questo contesto si è distinto per la sua qualità di mediatore giacché attraverso il dialogo è riuscito, in quella drammatica occasione, a trovare una soluzione tra le due parti in conflitto. È autore del libro “L’Assedio della Basilica della Natività” e di numerosi scritti sul tema della pace. Parroco di Gerusalemme dal 2004 conosce e parla arabo, italiano, inglese e segue in prima persona numerosi progetti di solidarietà, integrazione ed educazione alla pace soprattutto per i giovani ed i bambini. Quando abbiamo incontrato Padre Hibraim e ci ha lanciato la sfida di fare sul nostro territorio piacentino una settimana di mondialità, l’associazione a gonfie vele, la parrocchia di Cadeo – Roveleto, la Parrocchia di Pontenure e il servizio per la pastorale giovanile diocesana hanno accolto la sfida. Padre Hibraim da anni fa queste esperienze e proposte nel mondo (il gruppo giapponese è proprio legato a questa esperienza) e a noi sembrava e adesso ne siamo certi un’opportunità formativa da non perdere. Doveva partecipare anche un gruppo di ragazzi americani, ma nello stesso periodo sono impegnati nello stesso progetto negli Stati Uniti d’America. Si sono aggregati poi i ragazzi Ugandesi che arrivano dalla diocesi di Gulu nel nord Uganda e sono ragazzi che hanno vissuto tutto il periodo della guerra (finita ufficialmente due anni fa) nei campi profughi e tuttora alcuni vivono nei campi. La scelta dei ragazzi da parte di Padre Joseph (sacerdote della diocesi di Gulu) è stata particolarmente difficile, perché si è trovato a dover scegliere ragazzi che avessero un discreto equilibrio psichico, vista l’esperienza di vita a dire poco dura e quindi voleva che l’impatto anche solo con l’aeroporto di Malpensa non fosse per loro troppo shockante. I gruppi s’incontreranno e vivranno con i giovani dei nostri paesi e condurranno insieme per sette giorni, un’esperienza di educazione alla mondialità e all’accoglienza. Ogni gruppo straniero sarà accompagnato da un responsabile, sarà alloggiato per il pernottamento e la prima colazione alla Bellotta offerta dalla diocesi. Durante il giorno vivranno lavorando e giocando insieme nelle parrocchie di Pontenure e di Roveleto. Attraverso attività ludiche, culturali e sociali i giovani saranno messi a confronto con il tema della paura del diverso. Abbiamo previsto durante la settimana una giornata a Venezia. Ci siamo affidati all’esperienza in fatto di settimane solidali e di mondialità ai formatori del PIME (Pontificio istituto missioni estere). Un formatore incontrerà i nostri educatori per tre serate e una domenica intera prima della fine di giugno, e poi sarà con noi durante tutto il periodo di mondialità. Se ragazzi dai 16 /17 anni ai 20 anni vogliono partecipare, proponiamo incontri presso la parrocchia di roveleto. Il prossimo incontro è previsto il 12 maggio 2010 ore 21.00 centro giovanile parrocchia Roveleto. Chi fosse interessato può prendere contatti direttamente con Erika Nergroni al N°: 3206039793
Ciao a tutti Giuliana